Doppio sospetto: un giallo d’atmosfera a nervi tesi
Inizia subito inquieto, in quel correre di tacchi, in quelle immagini da mettere a fuoco che confondono immediatamente le acque, «Doppio sospetto»: un pieno d'ansia, anche se - temporaneamente - ingiustificata. Il preludio della tragedia: o forse il primo di tanti depistaggi. Ciò che è sicuro è che il film del belga Olivier Masset-Depasse ha fretta di mostrare (anche se non richiesta) la patente, il documento d'identità o, meglio di questi tempi, l'autocertificazione: quella di giallo d'atmosfera, con relativi cliché.
Noir paranoico a nervi tesi, segnato dal lutto, «Doppio sospetto» (brutto il titolo italiano rispetto all'originale «Duelles») ci porta per mano nei borghesi, eleganti (e ipocriti) anni '60 alla Sirk, guardando però soprattutto a Hitchcock e Chabrol: la bionda Alice (la Veerle Baetens di «Alabama Monroe») e la bruna Céline (Anne Coesens, vista ne «La tregua», bella serie crime disponibile su Netflix) sono due vicine di casa affezionatissime, quasi la replica l'una dell'altra. Entrambe hanno un figlio maschio e i bimbi sono grandi amici: ma un giorno un terribile evento sembra poterle dividere per sempre...
Masset-Depasse lavora ai fianchi il dubbio, agita il fantasma della colpa e della follia, utilizza (fastidiosamente, va detto) la musica come evidenziatore: il film risulta un po' vecchio come concezione, con il suo meccanismo oliato ma già visto, eppure coglie la velenosa simmetria dell'odio, giocando interamente la partita sul concetto del dualismo, della duplicità: le vicine di casa, un marito e una moglie, regista e spettatore. In questo suo procedere binario, nel ragionare a specchio, «Doppio sospetto» sa essere interessante, crea un malessere, una frattura: ma la sensazione è che non riesca a togliere tutte le ragnatele dagli angoli.
Nonostante infatti curi con grande attenzione al dettaglio il coté d'epoca (ricreato nei particolari), al film servirebbe uno scatto, un lampo che non possiede, qualche smagliatura in più in quelle vite apparentemente dorate eppure ordinarie, sempre uguali. Non tutti però condividono la nostra opinione: gli americani, ad esempio. Che stanno già pensando di fare del film belga un remake Usa: invitando Jessica Chastain e Anne Hathaway a marcire nel sospetto.