Oscar 2024: trionfa Oppenheimer, esulta Emma Stone, delusi Garrone e Scorsese
Trionfa Oppenheimer, asso pigliatutto: vince il film sull’inventore dell’atomica nella notte in cui tutti o quasi parlano di pace, da Gaza all’Ucraina. Il film di Nolan (finalmente premiato!) si aggiudica 7 Oscar. Quattro vanno a “Povere creature!” del greco Yorgos Lanthimos che porta sul palco una meravigliosa ed emozionata Emma Stone, migliore attrice. Non ce la fa invece Garrone, battuto da “La zona d’interesse”.
Cerimonia veloce, quasi sprint (va beh non esageriamo…), iniziata e soprattutto finita a un orario decente: aboliti i tempi morti e le chiacchiere (più) inutili, l’Oscar va dritto al punto
Niente da fare, come detto, per Matteo Garrone e il suo Io capitano: l’Oscar sfugge, andando a premiare il favoritissimo La zona d’interesse. Un film gelido e potentissimo che ha dato modo a Jonathan Glazer di firmare il momento più politico della serata, ricordando le vittime del 7 ottobre così come quelle di Gaza, sottolineando la disumanizzazione devastante di ieri ma anche dell’oggi. Ma a fare storia è anche il primo Oscar di sempre all’Ucraina, quello al documentario “20 days in Mariupol”. Toccante il discorso del regista, Cernov: “Non avrei mai voluto fare questo film. Se potessi darei questa statuetta in cambio che la Russia non invadesse il mio Paese”.
Tra i momenti top: l’ex wrestler John Cena che, nudo (con la busta dei vincitori al posto della più tradizionale foglia di fico), premia i migliori costumi, Messi, il cane di “Anatomia di una caduta” che applaude seduto in platea, Ryan Gosling che, in completo rosa, canta “I’m just Ken”…
Vince Robert Downey jr - migliore attore non protagonista - che ringrazia “la mia terribile infanzia” e “mia moglie, che mi ha ridato la vita quando ero solo un cucciolo abbandonato”, ma è anche la notte degli outsider, di Da’Vine Joy Randolph (“grazie per avermi vista quando nemmeno io mi vedevo”), di Justine Triet che il bellissimo “Anatomia di una caduta” lo ha scritto “tappata in casa con 2 bambini, durante il lockdown “, del debuttante Cord Jefferson, che il premio per la sceneggiatura non originale gli “cambia la vita”.
Grande sconfitto Martin Scorsese: per i suoi Killers nemmeno una statuetta.