Dieci momenti da ricordare di Cannes 2015
Conto alla rovescia per il palmares di Cannes 2015: il Festival è agli sgoccioli e allora vale la pena di ricordare i 10 momenti, a loro modo, indimenticabili di questa 68esima edizione.
1. La pizza di Sean Penn
Finita la prima di Mad Max: Fury Road dove recita la compagna Charlize Theron si ferma in smoking davanti a una brasserie e ordina due pizze da portare via. Una per lui e una per Charlize, che aspetta in macchina. Mitico. Ancora e sempre: Sean uno di noi.
2. La polemica sui tacchi
Successe anche a una mia amica, anni fa: definirono le sue scarpe (basse) inadeguate e venne respinta al mittente dalle maschere della sala. Scoppiò in lacrime. Stavolta è capitato a 4 anziane signore: pur in possesso di regolare biglietto d'invito non sono state fatte entrare perché non avevano le scarpe coi tacchi. E' scoppiato un casino che la metà basta: polemiche sul dress code, attrici che protesta hanno salito il red carpet con le ballerine, scuse impacciate degli organizzatori: mancava solo che Jane Fonda minacciasse di andare a piedi nudi nel parco.
3. Il lato b di Madalina Ghenea
Un metro e ottanta di modella romena, segni particolari bellissima, è la scoperta, in tutti i sensi, dell'ultimo film di Sorrentino. Che, tanto per non sbagliare, sulla locandina piazza il suo clamoroso lato b. Lei ringrazia e dice che ha adorato come lui ha usato il suo corpo. Anche noi.
4. Le lacrime di Nanni
Noto per essere uno non particolarmente facile ai sentimentalismi, Moretti si commuove davanti agli applausi scroscianti che salutano il suo film, "Mia madre": anche gli autarchici hanno un cuore.
5. La pancia di Depardieu
Qualcuno ha sostenuto non a torto che nel suo ultimo film Depardieu è grasso come il sosia di Maradona de "La giovinezza" di Sorrentino e il vero Diego messi insieme. In effetti la prova bilancia del dopo Cannes è impietosa, ma qui si esagera: Gerard tiene cuore italiano ma una pancia mondiale.
6. La selfie mania
Ma non li avevano banditi? Si fa per dire: Eva Longoria ne ha fatti a ripetizione (alcuni anche buffi con le gambe di una modella alta qualche metro più di lei), Paris Hilton non ha saputo resistere alla tentazione, persino alcuni giurati ci hanno dato dentro. E Michael Fassbender, gentilissimo, ha fatto svenire signore e signorine concedendone a bizzeffe.
7. Il sesso in 3 D
<Love> di Gaspar Noè, uno che non va tanto per il sottile, arriva sulla Croisette con l'etichetta del film scandalo. I più fingono di disinteressarsene: poi si ritrovano in coda in 5 mila... Scena clou quella dell'orgasmo maschile in primissimo piano, col 3 D a rendere il tutto più realistico: panico in sala.
8. Il cervo della Donzelli
Su una cosa siamo tutti d'accordo: il film di Valerie Donzelli, "Marguerite & Julien", è il più brutto del Festival. Si sussegguono scene inutili, alcune davvero brutte: a un certo punto appare pure un cervo che vaga stupito e interdetto più degli spettatori. Molti capiscono che è il momento di andarsene.
9. Il ciuffo di Robbie Williams
L'unica cosa che gareggia in bruttezza col film della Donzelli: un ciuffo ossigenato anni '80 che Robbie sfodera sopra il papillon. ma cosa ti sei messo in testa?
10. Quello che grida Raoul
E' una certezza: se manca lui chiudono il Festival. Nelle proiezioni della Debussy, prima dell'inizio, un eroe ignoto grida sempre "Raoul": non si sa perché né che significato abbia. Anche se pare che la leggenda affondi ad almeno 35 anni fa, quando un certo Raoul perse il posto. Ma non importa: Raoul è vivo e lotta insieme a noi