Capri-Revolution: l’utopia pacifista di Martone
<La rivoluzione siamo noi>.
Erano pacifisti, vegetariani, naturisti: praticavano il nudismo, la meditazione, adoravano il sole e la danza. Giovani, artisti, sessantottini forse, ma molto prima del tempo. Una comune nella Capri selvaggia dei primi del '900 - quella fondata dal pittore Karl Wilhelm Diefenbach -, che ora ispira il nuovo film di Mario Martone, <Capri-Revolution>.
Nella storia della pastorella analfabeta (Marianna Fontana, una delle gemelle lanciate da <Indivisibili>) che scopre che un'altra vita è possibile grazie all'incontro con i bizzarri ma moderni intellettuali che vivono <fuori dal mondo>, un confronto tra utopie differenti: quella di chi e prova a mettere in pratica una società ideale, ma anche un'altra che nasce dall'ideologia (il personaggio del medico dalle simpatie marxiste), l'utopia dei riti arcaici e immutabili della civiltà contadina e persino quella istituzionale e borghese del capitalismo. L'arte diventa fatto politico, l'isola metafora, il confronto ineludibile, necessario: i muri cadono perché non hanno più senso.
Ultimo capitolo (dopo <Noi credevamo> e <Il giovane favoloso>) della trilogia dell'autore napoletano sulla storia d'Italia, <Capri-Revolution> insegue però le tracce della contemporaneità: dall'emancipazione femminile alla vocazione animalista, dal ruolo della scienza a quello dell'arte (che purifica e fa evolvere), da uno scontro culturale che vada oltre il pregiudizio alla paura dell'altro, gli appigli all'oggi sono numerosi, sparsi ovunque in una vicenda che si connette profondamente col presente. Martone si appropria dell'isola facendone un (non) luogo quasi metafisico dove potere riflettere sul rapporto uomo-natura: ma si sofferma sin troppo e in maniera ripetuta sui riti della sua comune (e dei suoi corpi indistintamente uguali e belli), firmando un film sì interessante e non privo di poesia che però avrebbe meritato maggiore astrazione, una cifra, un sentimento, che lo tenesse lontano dal rischio di una certa superficialità estetizzante.