Pets 2, divertimento a 4 zampe: ma senza entusiasmare
Il teorema è semplice: si chiamano animali da compagnia, di sicuro possono farci compagnia anche al cinema. E poi, se ci pensi, c'è persino chi ha dato vita propria ai giocattoli: trasformare in (divertente e strampalata) comunità cani e gatti (e, all'occorrenza, pecorelle smarrite...) è un gioco da ragazzi. Certo la Fox, sia detto, non è la Pixar e si vede: ma il primo film di questa serie a quattro zampe aveva toccato ovunque incassi vertiginosi. Così, un sequel di <Pets> più che atteso era obbligato: peccato però che la freschezza dell'originale (che non è comunque una pietra miliare) sia andata quasi completamente perduta e il risultato stavolta, seppure il contesto sia simpatico e tenerissimo, sia un po' sciapo.
Sì perché questo <Pets 2>, narrativamente poco compatto (manca un'idea forte a cui personaggi vecchi e nuovi possano aggrapparsi), prende sin troppe strade: ci sono i cani di città al cospetto degli animali della fattoria, un blitz per liberare un cucciolo di tigre bianca (con chiaro messaggio animalista – ancora più che in <Dumbo> - anti circo), un rapporto bimbo-cagnolino che aumenta a dismisura l'ansia protettiva di quest'ultimo, il recupero, degno di <Mission: impossible>, di una palletta smarrita in una casa piena di gatti... Un po' troppe storie, nessuna delle quali realmente dominante, che rendono il film dispersivo, per quanto l'animazione sia efficace e alcune trovate risultino divertenti.
Coniglietti che si credono supereroi, gatte grasse, annoiatissime e un po' sballate, pomerania che si travestono da micie: chi ama gli animali avrà giustamente di che divertirsi, magari passando anche sopra a un doppiaggio non sempre esaltante. Ma pochi usciranno entusiasti, orfani di invenzioni che nell'universo libero di Cartoonia è doveroso non solo aspettarsi, ma pretendere.