I 10 film più belli di questa stagione. E perché
Ok, la stagione cinematografica 2014-2015 è andata. Come? Abbastanza bene, grazie. Non so voi, ma io di film belli quest'anno ne ho visti parecchi: tanto che non è facile stilare una classifica dei primi dieci (con relativi "dischi caldi"). Ci provo, pensando a quelli che, per un motivo o per l'altro, ho amato di più: con la certezza che, come tutte le classifiche, oltre che di emozione e ragionamento è frutto del sentimento del momento, di una giornata afosa e di non c'è neanche una coca in frigo (che è meglio così perché tanto fa ingrassare...)
1. MOMMY
Perché lo schermo è stretto ma ci sta dentro (energia, violenza, amore...) tutto. Anche se a volte conta di più quello che sta fuori.
2. BOYHOOD
Perchè sembra non succeda niente e invece succedde tutto. E il tempo è un attimo, un battito di ciglia: anche se ci sei stato dietro (e dentro) 12 anni.
3. FORZA MAGGIORE
Perché ti seppellisce sotto una valanga e non ti dà nemmeno una vanga con cui scavare. E perché di film sulla coppia così fondi se ne vedono pochi.
4. BIRDMAN
Perché è audace, sotto tutti i punti di vista: molto più di una passeggiata in mutande in pieno centro.
5. AMERICAN SNIPER
Perché il vecchio pistolero Clint sa sempre fare centro e il suo cecchino è un personaggio enorme quanto controverso.
6. DUE GIORNI, UNA NOTTE
Perché dietro la domanda della Cotillard c'è il senso stesso della crisi che viviamo. E del riscatto dell'etica.
7. FOXCATCHER
Perché è un film nero e sfortunato, difficile ma denso: un dramma fisico e perdente.
8. WHIPLASH
Perché conosce l'inferno del talento, perchè è perfido e sa cos'è il ritmo. E perché l'ultima sequenza strappa l'applauso a scena aperta.
9. IL RACCONTO DEI RACCONTI
Perché ci vogliono le palle e non parlo di quelle da tennis. E perché la favola a volte racconta meglio della realtà le ossessioni contemporanee.
10. INTERSTELLAR
Perché c'è di meglio: ma questo, oltre che un film sulla ricerca, è un film sull'assenza, sulla mancanza. E io so cosa vuol dire.
Tra i dischi caldi, ossia tra quei film che meriterrebero di stare anche loro nei 10, nomino in ordine sparso questi: Sils Maria, L'amore bugiardo, Lo sciacallo, Vizio di forma, Il regno d'inverno, Leviathan, Timbuktu, Mia madre, I nostri ragazzi.
Il cinema che verrà: seconda parte
Continuiamo a spulciare i listini delle case di distribuzione in cerca dei migliori film di domani: ecco la seconda parte della nostra inchiesta. Voti compresi.
M 2Voto: 6+
Partono con Step up all in che faceva anche lo stesso, poi però provano il colpo con un adolescenziale più impegnato come Love, Rosie. Per Natale puntano sulla Francia (Santa Claus) per il 2015 hanno Triple nine su un gruppo di poliziotti corrotti con un bel cast, un film di killer amici da morire con Keanu Reeves e Willem Dafoe (John Wick) e Fallen che puzza un po' troppo di Twilight.
Da non perdere: Triple nine di John Hillcoat
Da evitare: Step up all in di Trish Sie
La scommessa: Love, Rosie di Christian Ditter
MEDUSA Voto: 6,5
Da Ficarra e Picone ad Aldo, Giovanni e Giacomo, dal nuovo di Brizzi a un doppio Genovesi: il diktat è fare ridere. Sperando che non piangano gli incassi. Vista così c'è un po' da preoccuparsi: più quantità che qualità sulla carta. Ma l'asso nella manica si chiama Paolo Sorrentino: che dopo l'Oscar racconta senza Servillo ma con Michael Caine e Harvey Keitel La giovinezza. Rischia tutto invece Luchetti col film su Papa Francesco.
Da non perdere: La giovinezza di Paolo Sorrentino
Da evitare: Tutto molto bello di Paolo Ruffini
La scommessa: L'attesa di Piero Messina
MICROCINEMA Voto: 6
Doc musicali a parte, tanta Italia, dando fiducia ai nuovi autori: Ma Take five, visto a Roma un anno fa, è parecchio sopravvalutato, meglio forse aspettare Neve di Stefano Incerti. Il generazionale Fino a qui tutto bene di Roan Johnson è potenzialmente già visto, ma potrebbe convincere per freschezza. Di Francisca, Di Lallo e Misuraca sono oltremodo outsider.
Da non perdere: Neve di Stefano Incerti
Da evitare: Take five di Guido Lombardi
La scommessa: Fuori dal coro di Sergio Misuraca
MOVIE INSPIRED Voto: 7-
Operazione recupero: dai Festival hanno preso oggetti smarriti ma apprezzati come Joe, Mud, L'immagine mancantee il difficilissimo a livello commerciale Stray dogs. Poi anche merce più fresca, meglio se roba da duri: Cold in july ad esempio. O Vice e Black coal. Scelte oculate, per lo più coraggiose.
Da non perdere: L'immagine mancante di Rithy Panh
Da evitare: Mud di Jeff Nichols
La scommessa: Blue ruin di Jeremy Saulnier
NOTORIOUS PICTURES Voto: 7
Sono giovani ma sanno muoversi: l'11 settembre mettono nelle mani di un buon mestierante come Philip Noyce il fanta adolescenziale (ma c'è anche Meryl Streep) The giver, storia di un ragazzo in un mondo dove le emozioni sono proibite, poi puntano sul thriller biblico-catastrofico Left behind ma anche su un altro thriller più metropolitano, come Nightcrawler, ambientato nel mondo dei cronisti di nera. E poi c'è l'ultimo film da protagonista di Philip Seymour Hoffman, A most wanted man, di cui si parla già bene. E Posh, sui bad boy di Oxford, dal regista di An education.
Da non perdere: A most wanted man di Anton Corbjin
Da evitare: Welp di Jonas Govaerts
La scommessa: Posh di Lone Scherfig
OFFICINE UBU Voto: 6+
Il sale della terra dove Wenders incontra Salgado certamente sì: ma Una promessa di Leconte decisamente meno. De la Iglesia potrebbe essere un buon acquisto, come Gemma Bovery: ma Sognando Masterchef ha già qualche problemino nel titolo.
Da non perdere: Il sale della terra di Wim Wenders
Da evitare: Una promessa di Patrice Leconte
La scommessa: Genna Bovery di Anne Fontaine
TEODORA FILM Voto: 7+
Un film sui gay che appoggiano i minatori anti Thatcher da fare uscire a Natale? E perché no? La Teodora ha coraggio da vendere, ma Pride a Cannes è stato accompagnato da ovazioni interminabili. Poi c'è Wenders che dirige James Franco divorato dal senso di colpa, l'attivissima Susanne Bier di A second chance, i Taviani. E Force majeure, che potrebbe essere la sorpresa.
Da non perdere: Every thing will be fine di Wim Wenders
Da evitare: I milionari di Alessandro Piva
La scommessa: Pride di Matthew Warchus
UNIVERSAL Voto: 6,5
Di tutto, di più: passano da Boyhood, in cui Linklater ha filmato per 12 anni lo stesso ragazzo inventandosi un film sul crescere da molti già considerto un capolavoro, alle Tartarughe ninja. Sì insomma, listino un po' schizofrenico, con Lillo e Greg a Natale, il nuovo Hunger games, un biopic su James Brown e Lucy, la Nikita 2.0 di Besson. Molta carne al fuoco, basta scegliere bene.
Da non perdere: Boyhood di Richard Linklater
Da evitare: Tartarughe ninja di Jonathan Liebesman
La scommessa: Lucy di Luc Besson
Il trailer di Boyhood: https://www.youtube.com/watch?v=oONTvACrOug
VIDEA Voto: 7
Un piatto appetitoso: il Macbeth con Fassbender e la Cotillard ha molto del film da non perdere, ma anche Frears che rilegge la leggenda balorda di Armstrong attira parecchio così come The imitation game, thrilletr criptato con Cumberbatch. Poi c'è Amini, lo sceneggiatore di Drive, che da una parte dirige l'hitchcockiano I due volti di gennaio e dall'altra firma il copione de Il nostro traditore tipo da Le Carrè. Insomma anche il genere sembra di livello.
Da non perdere: Macbeth di Justin Kurzel
Da evitare: Mai così vicini di Rob Reiner
La scommesa: Freeheld di Peter Sollett
WARNER BROS Voto: 7+
Sono dei pezzi grossi e non si smentiscono: oltre a chiudere la trilogia de Lo Hobbit giocano un asso come Nolan e il suo Interstellar. Ma c'è anche il nuovo Woody Allen e un bel po' di genere: in cui la commedia The interview potrebbe essere una sorpresa e The judge una bella gara di attori. Per l'estate intanto propongono Sex tape: risate fresche con Cameron Diaz.
Da non perdere: Interstellar di Christopher Nolan
Da evitare: E fuori nevica! di Vincenzo Salemme
La scommessa: The interview di Ecvan Goldberg e Seth Rogen