Filiberto Molossi Filiberto Molossi

Cuori puri, un cinema in cerca di verità

C'è un cinema che esce di casa e le storie le va a cercare, là dove accadono, là dove ancora ci sono: nei quartieri più ruvidi, più ostici, sulle strade dove ogni angolo è frontiera, terreno fertile di conflitti e scontri, incomprensioni e (inaspettati) incontri. Un cinema di confine e di periferia (qui siamo a Tor Sapienza, nella Roma che tra centri di accoglienza e campi nomadi, aspetta solo una scusa per esplodere) ormai sempre più frequentato dai nostri giovani autori: fatto di cemento, asfalto, scritte sui muri, reti, cancelli, retorica anti profughi (<che a quelli danno mille euro al mese per non fare niente>), sfratti, debiti, convivenze difficili, degrado, lavori (e ringrazia che ne hai uno) mal pagati. Un cinema assetato di verità, fisico, presente: come l'esordio, autentico e grintoso, di Roberto de Paolis, 37enne figlio d'arte (suo padre Valerio è il fondatore della Bim, ora patron della casa di distribuzione Cinema), che con <Cuori puri> (appena presentato al Festival di Cannes, alla Quinzaine) riafferma il fascino (necessario) di una poetica della marginalità.

Quella, aspra e dal futuro perennemente ipotetico, dove si muovono Agnese e Stefano. Lei, nemmeno 18 anni, frequenta ogni giorno la parrocchia sotto lo sguardo severo della madre, che le proibisce quasi tutto e pretende che arrivi vergine al matrimonio; lui, guardiano di un parcheggio di un centro commerciale, cerca di sbarcare il lunario, tra genitori che chiedono sempre soldi e qualche amico balordo. Si incontrano nel modo più imprevedibile: e, pur senza nulla in comune se non la ricerca di uno spiraglio di felicità, cominciano a frequentarsi...

Tra valore della castità e richiamo del corpo, tensioni sociali e passaggio all'età adulta, una storia d'amore senza vezzi immersa in un contesto di pregnante e non scontata attualità: ha belle facce e problemi reali <Cuori puri>, che rifugge da uno sguardo borghese nel tentativo di cercare un punto di vista meno retorico e diretto, ma più trasversale. 

Il film, che inizia e finisce di corsa, funziona, anche se arrivare dopo <La ragazza del mondo> (la pellicola di un altro esordiente,  Marco Danieli, con cui ha più di un punto in comune) non gli giova: ma il cinema di De Paolis non è improvvisato, ha una sua energia, ci mette la faccia. E due interpreti - Selene Caramazza, che per prepararsi al ruolo ha frequentato diverse comunità religiose e Simone Liberati, che ha battuto per mesi il quartiere dove <Cuori puri> è stato girato - credibili ed empatici.

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Classifiche, 2017 Filiberto Molossi Classifiche, 2017 Filiberto Molossi

I 7 film da non perdere a Maggio

Maggio? Fa rima con coraggio: la primavera non spaventa il cinema che scommette sull'usato sicuro - i nuovi capitoli di Alien e de I pirati dei Caraibi - e sui grandi autoriun po' offuscati (Malick e il suo super cast) ma, nel mese di Cannes, porta sullo schermo molti altri film interessanti. Roba da cacciatori di perle: noi ne abbiamo scelte 7, cercando di evitare i blockbuster annunciati. più scontati. Citando invece i titoli meno scontati.

1. SCAPPA - GET OUT

Cosa succede se "Indovina chi viene a cena" incontra l'horror? Presto detto: il risultato è un film costato 4 milioni e mezzo che finisce per incassarne 170. Un fenomeno, ma mica solo al botteghino: perché dietro il paravento del genere, si parla di razzismo, diversità, discriminazione.

Esce il: 18

2. 7 MINUTI DOPO LA MEZZANOTTE

Pessima traduzione dell'originale "A monster calls", è la storiadi un 12enne costretto ad affrontare la malattia terminale della madre: l'immaginazione, però, prende il sopravvento. Così il fantasy - come ne "Il labirinto del fauno" - si mescola al dramma, la fiaba stringe la mano del melò.

Esce il: 18

3. UNA SETTIMANA E UN GIORNO

Una coppia che ha perso il figlio elabora il lutto: e così un padre scopre di potere sopravvivere grazie all'aiuto del migliore amico, un po' cialtrone, del suo ragazzo. Da un americano di Israele, un film agrodolce che nel tunnel della fine vede la luce di tutta la vita che (ancora) c'è.

Esce l': 11

4. RITRATTO DI FAMIGLIA CON TEMPESTA

Uno scrittore in crisi, divorziato e con un figlio che non vede quasi mai, passa una notte con i suoi cari complice una tromba d'aria. Nuova riflessione sull'universo famiglia da parte di un regista giapponese capace di raccontare come pochissimi i legami invisibili del sangue e dell'affetto.

Esce il: 25

5. CUORI PURI

Storia d'amore tra due ragazzi provenienti da contesti completamente differenti: fra borgate, Dio e briciole di speranza. Un esordio che promette parecchio bene. E tiene alta a Cannes (nella Quinzaine) la bandiera dell'Italia che sa ancora raccontare storie e sentimenti.

Esce il: 24

6. SICILIAN GHOST STORY

Curioso sin dal titolo, non è solo l'opera seconda di due registi che trionfarono a sorpresa con "Salvo" a la Semaine de la critique di Cannes, ma anche il film che la Semaine quest'anno la apre in pompa magna. Un ragazzino scompare: una tredicenne innamorata di lui si ribella all'omertà e lo cerca ovunque.

Esce il: 18

7. FORTUNATA

Castellitto regista è sempre un grosso rischio: calca la mano, sfocia nel melò. Ma Jasmine bionda e tatuata, perduta e non sconfitta, potrebbe essere una forza della natura capace di lasciare il segno anche a Cannes. Nella periferia romana, il ritratto di una donna non comune.

Esce il: 20

 

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