Mostra del cinema: la pagella dei film
Dopo avere votato una decina di film presenti a Venezia (vittoria di Roma) , ecco, a bocce ferme, le valutazioni di altri dieci film in concorso e non.
LA PROFEZIA DELL’ARMADILLO 6,5
Zerocalcare alla prova del cinema: si ride e il cameo di Panatta vale più di una vittoria a Wimbledon. Non tutti i momenti malicomici sono risolti, ma meglio un giorno da armadillo che cento da leoni.
VOX LUX 7+
Un film post traumatico sul XXI secolo e sulla perdita dell’innocenza di un’America che ha deciso che il passato puzza. Ma scopre che il presente non è meglio. Inizio fantastico.
UNA STORIA SENZA NOME 4,5
Sceneggiatura metafilmica ai limiti dell’imbarazzante: il mix tra thriller e commedia è molto fragile e tra gli interpreti si salva a malapena il solo Carpentieri.
AT ETERNITY’S GATE 6
Van Gogh secondo Schnabel: l’uomo prima del mito, in un’operazione un po’ modaiola che però resta lontana dalle trappole del biopic più tradizionale.
CAPRI-REVOLUTION 6
Nel confronto di utopie differenti, Martone chiude la sua trilogia sull’Italia: un film profondamente contemporaneo anche se un po’ troppo estetizzante.
I VILLEGGIANTI 4,5
La Bruni Tedeschi riannoda il filo dei ricordi e procede sulla falsariga dei suoi film precedenti: realtà “aumentata” e mistificata, ma qui la sceneggiatura è davvero debolissima.
DRIVEN 6,5
Ne ha un po’ di “Barry Seal”, ma l’amicizia tra il genio, slirato, delle auto e l’informatore, cialtronesco, dell’Fbi ha ritmo e più momenti paradossali e divertenti.
MANTA RAY 7,5
Un uomo che non parla, che ne sostituisce un altro, una donna che torna, la foresta e il mare: un film ipnotico e suggestivo, il vincitore di Orizzonti che avrebbe meritato il concorso.
THE NIGHTINGALE 5,5
Se n’è parlato più per le offese ricevute dalla regista che per il film in sè: che un revenge movie ambizioso che si sfalda però via via e si diluga eccessivamente.
OPERA SENZA AUTORE 6--
Voto un po’ generoso, perché la matrice televisiva è quasi insopportabile: peròil melò “che non distoglie lo sguardo” si scopre appassionato nel celebrare la nemesi dell’arte.
Mostra del cinema: i voti ai film di Venezia
Mentre la Mostra del cinema è ancora in corso diamo i voti ad alcuni dei film principali presentati.
FIRST MAN 7,5
Chiedi la Luna: per la serie partire col piede giusto. Quello di Armstrong. Umano troppo umano, un film sulla morte proteso alla rinascita.
THE FAVOURITE 8
Uno dei film migliori: Lanthimos porta il suo cinismo caustico nel ‘700 inglese. Dove il potere è donna e l’ambizione recita a soggetto.
ROMA 7,5
Cuaron torna a casa per un personalissimo Amarcord in un bianco e nero. Un film pieno di affetto e riconoscenza. E amarezza: che non vince però la speranza.
A STAR IS BORN 5,5
Bella la chimica tra Lady Gaga e Bradley Cooper (qui anche regista) ma il film, remake di altri mille, è di scrittura frettolosa. Ma può incasssre bene.
NON FICTION 7
Tra rivoluzione digitale e girotondi sentimentali in attesa che tutto cambi perché tutto rimanga uguale. Un raffinatissimo Assayas capace anche di ironia.
SUSPIRIA 7
Un non remake esteticamente bellissimo, un film politico e seducente sul corpo e sul suo linguaggio ambientato in un cruciale ‘77. Peccato per il finale grand guignol.
TRAMONTO 8
Nemes gratta con le unghie la vernice della Storia: per osservare da vicino la dissoluzione di un’Europa ieri come oggi sull’orlo del precipizio. Giù il cappello.
PETERLOO 5,5
Leigh non sbaglia una faccia, ed è bravissimo nel risuscitare pittoricamente la Storia, ma avrebbe dovuto essere decisamente più audace e conciso.
THE BALLAD OF BUSTER SCRUGGS 5,5
I Coen non al loro meglio: sei raccontini western, con qualche ideuzza divertente, ma per lo più storielle in saldo. Manca il Grinta: e la grinta.
THE SISTERS BROTHERS 7
Nel vecchio West, inatteso, c’e anche Audiard: tra uomini capaci di uccidere un orso ma tentati dal dentifricio. Bella scrittura, John C. Reilly da premio.