Se l’incendio incontra Clint
Per spegnere le fiamme sono arrivati 230 vigili del fuoco, assistiti da 5 elicotteri e due aerei. Perché in America anche gli incendi fanno le cose in grande, quando ci si mettono. Il fuoco ha minacciato Hollywood, arrivando a lambire gli studi della Warner bros. Tutti sono stati evacuati in gran fretta: registi, attori, tecnici, attrezzisti. Tutti tranne uno. Un signore di 89 anni che ha guardato negli occhi i pompieri e i poliziotti e ha detto loro con calma: «Io non me ne vado». Hanno provato a convincerlo, ma lui niente: «Sto bene - ha risposto -, resto qui: c'è un lavoro da finire». E mentre gli allarmi suonavano, Clint Eastwood - l'uomo col poncho di cui al liceo avevo la foto incollata sul diario - è rimasto al suo posto, a finire il suo film. Ultimo cowboy in sella, last man standing: vecchia pellaccia che sa che c'è un'etica nel lavoro. Uomini d'altri tempi: che fanno molto comodo anche ai nostri. Perché se l'incendio incontra Clint, non è Clint che deve avere paura.