7 ore per farti innamorare: le tre m della seduzione
Una cosa è sicura: come dicono in questo film, Giampaolo Morelli «tiene la faccia di un bravo ragazzo». E giustamente non fa nulla per nasconderla, lui che è diventato famoso con «L'ispettore Coliandro», ha saputo farsi apprezzare al cinema (da «Smetto quando voglio» ad «Ammore e malavita») e ha pure sposato la ragazza più bella di Salso (anzi, d'Italia): Gloria Bellicchi. Qui però mira più in alto, pure senza azzardare troppo: e debutta nella regia portando sullo schermo, nella comfort zone della sua città natale (Napule mille culure), il romanzo che aveva scritto alcuni anni fa - «7 ore per farti innamorare» - già peraltro messo in scena (con la Crescentini) a teatro. Un passo ponderato quindi che però si rivela falso nel momento in cui il richiamo alla guerra dei sessi, il maschile/femminile così caro alla scoppiettante tradizione hollywoodiana, appare oltre che scontato anche abusato, di concezione (e non solo fruizione) più televisiva che cinematografica, là dove invece di inseguire magia, meraviglia e mistero - «le tre emme della seduzione» - incappa al massimo nella quarta: m come mediocrità. È un po' tutto troppo facile facile, infatti, nella storia del giornalista Giulio che, tradito dalla fidanzata con il suo capo, perde in un colpo donna e lavoro: ma riscopre la fiducia grazie ai consigli di Valeria, massima esperta nell'arte del rimorchio... Fa venire in mente «Hitch» (qui a parti rovesciate) ma anche il primo Troisi sentimentalmente goffo, «7 ore per farti innamorare», che tra babà, partite a beach volley e cantanti neo melodici (e pure la burrosa Leotta nella parte di se stessa) qualcuna, pure tra molte macchiette e un'aria vintage, la indovina. Ma il problema è che per il resto Fabio Volo in confronto sembra Proust e nonostante l'impegno di un bello stuolo di caratteristi il copione, nello snocciolare con ironia le regole dell'attrazione, fatica a dare la scossa a una commedia sentimentale che gioca sin dall'inizio a carte scoperte. L'unica che tiene insieme la baracca è Serena Rossi, prorompente e a suo agio in entrambe le fasi, quella comica e quella romantica. Ci piacerebbe bastasse, ma non è così.