La violinista e il veterano
La violinista e il veterano: sarebbe un bel titolo anche per un film. Di quelli col lieto fine: che piangi, ma poi esci contento. E invece è storia vera, da raccontare intorno al fuoco quando la notte è più fredda e buia. Lei, la violinista, si chiama Lena Yokoyama: è una ragazza di Osaka (quelle che cantava Finardi), viene dal lontano Giappone. Allieva di Salvatore Accardo, vive da anni a Cremona: e qui, nella città ferita dal virus mai abbastanza maledetto, è salita sul tetto dell'ospedale Maggiore, portandosi dietro uno strumento. E la sua magnifica eleganza. Nella città di Stradivari, Lena ha fatto quello che sa fare meglio: ha suonato, dall'alto di quel luogo simbolo, per rendere omaggio ai medici, agli infermieri, ai pazienti e ai volontari che stanno combattendo senza sosta contro il Covid-19. La musica ha fatto il resto: o, meglio, quello che fa sempre. Il miracolo. E sotto quelle maschere da guerrieri e samurai da corsia sono scese lacrime, sono corsi brividi, sono spuntati sorrisi, di gratitudine e speranza.
Il veterano, invece, si chiama Tom: è un capitano (per davvero, mica per modo di dire), suddito di sua maestà la regina d'Inghilterra. Ha lanciato una singolare raccolta fondi a favore dei lavoratori del servizio sanitario. <Se voi donate – ha detto - io faccio cento giri del mio giardino prima di compiere gli anni>. Sai che sforzo, avrà pensato qualcuno. Se non fosse che Tom di anni ne ha 99 e tra qualche giorno festeggia i 100. E per camminare usa il girello. Ma lui mica si è spaventato: ha lucidato le medaglie della seconda guerra mondiale, le ha appuntate sulla bella giacca blu ed è partito. Un passo alla volta. Aveva un obiettivo ambizioso: raccogliere 1.000 sterline, la bellezza di 1.150 euro. Una bella sommetta in questi tempi di lockdown. E' finita che in cassa pare abbia contato oltre 20 milioni di euro: andando un filo al di là delle sue più rosee aspettative. Non solo: il principe William, il ragazzo che un giorno sarà re (autore di una delle donazioni più generose), lo ha definito <una leggenda assoluta>. E il primo battaglione dello Yorkshire Regiment ha formato una guardia d'onore mentre Tom completava, sorridendo, gli ultimi giri. Lui, che se l'è vista brutta tante volte, di dubbi non ne ha: <Stavolta al fronte ci sono medici e infermieri: sono il volto del nostro coraggio davanti a questo nemico invisibile>. Amen. Non si incontreranno mai, eppure mi piace immaginare Lena e Tom che si allontanano tenendosi per mano.