Festa di Roma: la pagella dei film
Roma, la Festa è finita. Ma quali sono i film migliori (e i peggiori...) visti alla tredicesima kermesse romana? Ecco la nostra pagella.
7 sconosciuti a El Royale
Fa tutto molto Tarantino: pure troppo. Ma se le fonti sono <Hateful height> e <Four rooms>, questo curioso noir soul e vintage è pieno zeppo di segreti e di colpi di scena. Oltre che di interpreti in gran forma.
Voto: 6/7
Il mistero della casa del tempo
Se Harry Potter incontra la casa stregata: un family movie non particolarmente appassionante e privo di grandissime idee. Divertenti i bisticci tra Blake e Blanchett, ma gli effetti speciali superano le emozioni.
Voto: 5,5
Il vizio della speranza
La parabola cristiana di De Angelis è un film di grandissime suggestioni con alcuni difetti evidenti: ottimo all'inizio, scarno e scorticato, precipita in un finale da Natale a Betlemme in cui sbanda vistosamente.
Voto: 6
Sangre blanca
La sorpresa argentina: una <mula> della droga veglia il cadavere del fidanzato in albergo. Può chiedere aiuto solo al padre che non l'ha mai riconosciuta...Crudo, intenso, esemplare: un piccolo grande film.
Voto: 8
The old man & the gun
L'ultimo Redford (ma è davvero un addio?) ha il sorriso canaglia di un rapinatore gentiluomo: un po' <Prova a prendermi> della terza età, un po' <I ponti di Madison County> ma senza melò. Alla vecchia maniera: simpatico.
Voto: 7-
Beautiful boy
Il figlio finisce nella spirale della droga, il padre prova a salvarlo: impianto abbastanza convenzionale, ma dolore e disagio sinceri. Più dello script funzionano i due protagonisti.
Voto: 6+
Se la strada potesse parlare
Il regista di <Moonlight> gira un melodramma nell'Harlem anni '70: lavorando benissimo sulla forma, con una concezione estetica a tratti antitetica a ciò che racconta. Non appassiona, ma c'è del talento.
Voto: 7
The hate u give
In America questo dramma razziale ha recensioni spettacolari: in realtà, pure se disinvolto nel racconto, tende al predicozzo e il pedagogismo di fondo è un po' alla Disney Channel.
Voto: 5/6
La diseducazione di Cameron Post
Taglio indie e scrittura appuntita per il vincitore del Sundance. Una ragazza omosessuale viene spedita in un centro per <guarire>: un bello spaccato dell'età inquieta dalla parte di chi non vuole sentirsi sbagliato.
Voto: 7+
Boy erased
Come sopra: medesima storia - o quasi - ma stavolta declinata al maschile: interessante l'aspetto religioso (l'omosessualità come colpa davanti a Dio), ma con meno spinta della <Diseducazione>. Cast interessante però.
Voto: 6,5
IL CINEMA CHE VERRA': I VOTI AI LISTINI-PARTE I
Tutti sognano di avere il film giusto, il grande successo o, ancora meglio, la sorpresa dell'anno: ma chi - sulla carta ovviamente - parte in pole positions tra le case di distribuzione? Ne abbiamo passate ai raggi X 20: ecco il cinema che vi aspetta. E i nostri voti ai listini.
01
<Opera senza autore> e <Capri-Revolution> (rischiosetto dalle prime immagini) li ha piazzati in concorso a Venezia, Andò c'è anche se non è in gara, Konchalovsky, di cui dicono benissimo, non l'ha finito in tempo. Poi Amelio su Craxi, Bellocchio su Buscetta (ci ispira assai), il nuovo Salvatores. E Virzì, con le sue <Notti magiche>, che probabilmente vedremo a Roma. Gran line up italiano: incuriosisce Mastandrea regista, fa un po' paura Rovere su Romolo e Remo. Ma se sfata la maledizione, Garrone con <Pinocchio> può essere l'asso nella manica.
VOTO: 7
Da non perdere: Pinocchio
Da evitare: Non ci resta che il crimine
Il top della scorsa stagione: Wonder
ADLER
Listino ponderato, da outsider che punta a mettere a segno qualche bel contropiede: ad agosto si gioca già Balguerò, poi parte forte con Van Sant (che ha critiche buone anche se non stratosferiche). <Dragged across concrete> e <Three seconds> dovrebbero far sfoggio di muscoli, ma più che il cartoon su <Zanna bianca>, in cui ripongono parecchie speranze, la partita da giocare ci sembra quella di <The true story of the Kelly gang>.
VOTO: 6,5
Da non perdere: The true story of the Kelly gang
Da evitare: Dragon rider
Il top della scorsa stagione: The midnight man
BIM
Hanno il vincitore di Cannes, <Un affare di famiglia>, che è davvero un gran film, ma anche <The old man and the gun> ha ottime credenziali: <The children act> si annuncia classico ma battagliero, <Troppa grazia> di Zanasi si porta dietro premi e applausi dalla Croisette. Più da pubblico <Book club>, ma per signore già da mo negli anta. E davanti a <Les filles du soleil> meglio un'eclissi di luna.
VOTO: 7-
Da non perdere: Un affare di famiglia
Da evitare: Les filles du soleil
Il top della scorsa stagione: 50 primavere
CINEMA
Rispetto all'anno scorso sembrano avere scelto molto meglio: il doppio Lelio (specie <Disobedience>) dà coraggio, quelli di Zhang-Ke e Panahi sono film molto buoni (anche se destinati a faticare al botteghino), <Life itself> è attraente, Giannoli invece un po' a rischio. <In your hands> sa un po' di <Amici>, <Under the silver lake> se lo conosci lo eviti. Intrigante <Chesil beach>, anche se un po' troppo rimandato.
VOTO: 7-
Da non perdere: Disobedience
Da evitare: Under the silver lake
Il top della scorsa stagione: Happy end
EAGLE
Il clou è per Natale, con <7 uomini a mollo>, una sorta di Full Monty del nuoto sincronizzato: se sta a galla da subito può fare molto bene. Curiosità per <Gotti> con Travolta, ma il resto sembra un po' troppo commerciale: <Morto tra una settimana o ti ridiamo i soldi> pare divertente ma fa pensare troppo a Kaurismaki, l'Auteuil regista induce al dubbio, <Mia e il leone bianco> potrebbe essere un boom annunciato tra gli animalisti.
VOTO: 6
Da non perdere: 7 uomini a mollo
Da evitare: Sogno di una notte di mezza età
Il top della scorsa stagione: Il sole a mezzanotte
I WONDER
<We the animals> dà l'idea di essere una gran cosa, il nuovo Assayas andrà a Venezia e <La promessa dell'alba> ha raccolto qualche nomination ai Caesar, mentre <Touch me not> è l'Orso d'oro di Berlino: più banale invece <Le brio>, il film di punta. Ma hanno il merito non piccolo di avere comprato il russo <Summer>: nessun premio a Cannes, ma moltissimi applausi.
VOTO: 6/7
Da non perdere: We the animals
Da evitare: Le brio
Il top della scorsa stagione: Morto uno Stalin se ne fa un altro
LUCKY RED
Hanno quello che forse era il film più bello di Cannes -<Cold war> -, buono per romantici e sofisticati, e dalla Croisette portano anche <Cafarnao>, che può fare scorrere qualche lacrima, e Farhadi, minore ma non troppo. <Serenity> è un thriller alla <Brivido caldo> con attori top, mentre <I villeggianti> della Bruni Tedeschi dovrebbe essere la scommessa di Natale. Poi c'è il mistero Dolan e la Cortellesi befana. Ispira il sudamericano <Le ereditiere>. Mentre Van Gogh-Dafoe va in concorso a Venezia: a caldo non spacca, ma aspettiamolo in Laguna.
VOTO: 7
Da non perdere: Cold war
Da evitare: Come ti divento bella
II top della scorsa stagione: La ruota delle meraviglie
MEDUSA
De Angelis va a Roma (avrebbe prefrito Venezia?), Aldo ci prova senza Giovanni e Giacomo, Boldi e De Sica tornano (era necessario?) insieme: poi tante commedie tricolori, tra Abatantuono amico di un killer e De Luigi, papà ma non troppo (quasi un <About a boy> dalla trama ribaltata), Pieraccioni e Ficarra e Picone. Tutto verte però naturalmente sul nuovo film di Zalone, a cui praticamente si aggrappa (dando a Checco sin troppa responsabilità) mezzo sistema cinematografico italiano.
VOTO: 5,5
Da non perdere: Il vizio della speranza
Da evitare: Amici come prima
II top della scorsa stagione: Made in Italy
NOTORIOUS
<Ben is back> attira, non fosse altro per la presenza di Julia Roberts e Lucas Hedges madre/figlio, ma anche <City of lies> (con Depp detective a caccia dei killer di Tupac e Notorious Big) e <A private war> promettono bene: <Dog days> non ha avuto invece gran recensioni (come pure <Mary Shelley>) ma piacerà probabilmente a chi ha un cane. Da valutare <Keeper>, con Butler e Mullan guardiani del faro.
VOTO: 6/7
Da non perdere: Ben is back
Da evitare: Non è vero ma ci credo
Il top della scorsa stagione: Escobar
SUN
Realtà giovane che - pare - punti al pubblico delle multisale: <Lola+Jeremy> però, che strizza l'occhio a Gondry, va maneggiato con più attenzione, <Angel face> non è un granché, più interssante, sulla carta, invece <Black tide>, che riporta alla regia Zonca. Il vendicativo <The tracker> resuscita invece a taranto il duro Dolph Lundgren.
VOTO 5+
Da non perdere: Black tide
Da evitare: Angel face