Jack London non riuscì mai a laurearsi: fece invece il pescatore, il pugile e il cercatore d'oro. Ma poi scrisse capolavori come <Il richiamo della foresta>, <Martin Eden> e <Zanna Bianca>. Il pittore Henri Rousseau, detto il doganiere, abbandonò presto gli studi: i critici non gli perdonarono mai di essere un autodidatta. Morì oppresso dai debiti: da anni è considerato uno dei protagonisti più innovativi della storia dell'arte. Steve Jobs restò all'università un solo semestre: ci tornò, quando era già ormai considerato una sorta di divinità, per pronunciare un famoso discorso agli studenti: <Stay hungry, stay foolish>, siate affamati, siate folli. Federico Fellini si iscrisse a Giurisprudenza ma non diede mai un esame. E ormai celebre rifiutò per due volte la laurea ad honorem. Al rettore dell'ateneo di Bologna, declinando l'invito, scrisse: <Mi sento come Pinocchio decorato dal Preside e dai Carabinieri per essersi divertito nel Paese dei Balocchi>.
E allora? Meglio non studiare? Abbandonare al più presto libri e corsi? Tutt'altro: <Studiate, studiate, studiate. Perché più si sa, più si può>. Parola del neo ministro dell'Agricoltura, Teresa Bellanova, che, non per sua scelta, si è dovuta fermare alla terza media. Non va fiera di non avere potuto continuare a studiare, ma non si può dire certo che sia stata con le mani in mano: a lungo bracciante agricola, sin da giovanissima ha lottato contro il caporalato. Dicono che sia una donna molto in gamba: che già rispetto alla media dei nostri politici sarebbe un grosso passo avanti. I social però l'hanno messa ugualmente in croce: non perdonandole l'assenza del diploma di scuola superiore né tantomeno, così per non farsi mancare niente, l'abito blu che indossava al giuramento. Dimenticando forse che nulla conta a questo mondo – dove i nostri ragazzi ormai hanno la fortuna di potere entrare con la stessa disinvoltura in una classe dell'Oltretorrente come in una di Shanghai - quanto studiare, conoscere, informarsi. Ma che altrettanto importanti sono la curiosità, la determinazione, la visione, l'estro, la fantasia, l'intraprendenza, l'empatia, la capacità di prendersi a cuore la sorte degli altri. Perché non so voi: ma io continuo a preferire un bravo ministro con la terza media che un laureato all'Isola dei famosi.