Addio fottuti musi verdi: The Jackal, il cinema è un pianeta proibito
E’ un’operazione ambiziosa ma poco riuscita quella che segna lo sbarco al cinema dei The Jackal, il gruppo di youtubers napoletani (da milioni di follower) diventati famosi in tutta Italia con i video-parodia di «Gomorra». Quelli sì esilaranti, a differenza della fantacommedia «Addio fottuti musi verdi» che forse vorrebbe essere la risposta partenopea, con presupposti ed esiti diversi, al «caso Jeeg». Peccato però che la storia di un precario a vita e bamboccione senza rimedio che viene – incredibilmente - assunto come grafico dagli extraterrestri, non strappi, se non raramente, grandi risate. Non si va al di là, insomma, di alcune chicche molto divertenti come la partecipazione autoironica di Gigi D’Alessio (alieno innamorato della Terra) e di battute (il tg che annuncia che la Juve deve restituire 30 scudetti...) che chiamano l’applauso: poco però se confrontato a tormentoni che non decollano mai e a una noiosa rappresentazione del riscatto galattico del disoccupato figlio delle stelle. Per quanto pensato come film e non come collezione di gag e girato con buona professionalità (da Francesco Ebbasta, al secolo Capaldo) a «Addio fottuti musi verdi» manca il ritmo e la scrittura della commedia: si forzano i luoghi comuni, ma il cinema resta un pianeta lontano. E proibito.