Festival, Recensione, 2024 Filiberto Molossi Festival, Recensione, 2024 Filiberto Molossi

The Substance, il body horror politico e splatter

La pelle, la carne. E, ovviamente, il sangue. L'ossessione della bellezza e l'incubo - atavico ma mai così contemporaneo - di invecchiare. Il tema del doppio e lo specchio delle mie brame. E poi Cronenberg, «Il ritratto di Dorian Gray» e l'elisir di eterna giovinezza: metti nel frullatore, aggiungi la musica techno e premi play. E la vedrai lì, verde come la speranza proibita, «la sostanza». Il fluido miracoloso che dà vigore al film plastico, dopato e iperrealista della francese Coralle Fargeat, regista arrabbiata (non da oggi), autrice di questo abbagliante horror sul corpo in cui il b-movie incontra il cinema più politico, là dove una società costruita sullo sguardo e sul desiderio maschile esercita una quotidiana (e quasi banale, drammaticamente scontata) violenza nei confronti di un universo femminile costretto a inseguire una perfezione impossibile per non perdere valore agli occhi altrui e venire messo fuori gioco, finire mestamente fuori dall'inquadratura.

Cinema di genere (ma «degenere», perché alterato, «altro»), quello in cui si specchia con sempre maggiore preoccupazione «The Substance» è il tonico e fasullo mondo dell'apparenza (dove la «sostanza» nutre la forma) che manda in prepensionamento senza tanti complimenti l'ex star di Hollywood Elisabeth, 50 anni, licenziata dal suo programma di aerobica. Disperata, decide allora di sperimentare una terapia misteriosa grazie alla quale riesce a generare una versione nuova - e soprattutto molto più giovane - di sé: la bellissima Sue, con la quale ora però dovrà dividere la propria vita, una settimana per una...

Tagli violenti, primi piani deformati (quelle bocche, quei denti...), l'uso disturbante del sonoro: preso le mosse dalla Walk of Fame (il successo logora chi non ce l'ha...più), l'audace body horror della Fargeat gioca coi dettagli su inquadrature insolite: un cinema pop e iconoclasta - spietato e accattivante - quello della regista francese che, all'opera seconda, continua (come nel precedente «Revenge») a inseguire il sogno (proibito) della rinascita. Premiato a Cannes (miglior sceneggiatura), «The Substance», fiaba dark femminista, ha il solo limite di prolungare un po' troppo lo sberleffo splatter della seconda parte, quando, mentre l'altra che sei si divora la vera te, l'horror pretende il suo tributo di sangue. Ma illuminante resta la scelta delle interpreti: una Demi Moore che con coraggio si mette a nudo a 60 anni, mettendoci la faccia e tutto il resto (calandosi in un personaggio con cui ha più di una similitudine) opposta alla sfacciata giovinezza della neo-stella Margaret Qualley, con tanto di protesi nei punti giusti per smascherare la smania di una perfezione che non solo è malata, ma letale.

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2018, Classifiche Filiberto Molossi 2018, Classifiche Filiberto Molossi

Il cinema che verrà: i film che vedremo-parte II

Proseguiamo  nella nostra carrellata dei listini alle principali case di distribuzione: film da vedere o da evitare della prossima stagione. Uno sguardo, ovviamente ancora sulla carta, del cinema che verrà.

WALT DISNEY

I numeri uno: una maxi potenza. Con molti cartoon e altrettanti super eroi: e un'armata di sequel e reebot. Si parte a giorni con il sequel di <Ant man>: a seguire <Ritorno al bosco dei 100 acri>, sull'inventore di Winnie the Pooh e <Gli incredibili 2>, dalle prime sequenze simpatico ma un filo stanco. <Lo schiaccianoci  e i 4 regni> è magniloquente, <Ralph spaccatutto 2>  una divertente parodia del Web. A Natale rifanno <Mary Poppins> (con Emily Blunt), poi nel 2019 ancora <Avengers>. Ma anche il <Dumbo> di Tim Burton. Molti successi annunciati: tutti di qualità?

VOTO:  6/7

Da non perdere: Dumbo

Da evitare: Il re leone

Il top della scorsa stagione: Avengers: Infinity war

 

20 CENTURY FOX

Provano a partire forte a fine mese con Mission: Impossible che ha avuto ottime recensioni, poi hanno il nuovo di Steve McQueen, con le sue vedove criminali, l'attesissimo biopic dedicato a Freddie Mercury. C'è parecchia sci-fi: a natale, ad esempio, si punta sul robottone-maggiolino <Bumblebee>, ma il colpo ad efetto potrebbe essere <The favourite>, in concorso a Venezia, dell greco geniale Lanthimos.

VOTO: 7

Da non perdere: The favourite

Da evitare: Alita

il top della scorsa stagione: assassinio sull'Orient Express

 

UNIVERSAL

<Il primo uomo> ha tutto (dall'apertura di Venezia in poi)  per essere un grande crac,  il nuovo Spike Lee è un buon film, <Boy erased> dà l'idea di potere essere interessante. Poi tante commedie (troppe?) e l'infinita saga di <Halloween>. E il film sul (anzi con) il Papa.

VOTO: 7-

Da non perdere: Il primo uomo

Da evitare: Come ti divento bella!

Il top della scorsa stagione: Cinquanta sfumature di rosso

 

VIDEA

Ha le carte per diventate la sorpresa di stagione: <Suspiria> di Guadagnino dalle prime immagini sembra bellissimo, von Trier farà discutere ma noi siamo largamente pro, <On the basis of sex> incuriosisce. In squadra anche il nuovo Neil Jordan e il dramma del Kursk raccontato da Vinterberg. Bravi.

VOTO: 7

Da non perdere: Suspiria

Da evitare: New York Academy Freedance

Il top della scorsa stagione: C'est la vie

 

VISION

Le prime sequenze de La paranza dei bambini che Giovannesi (il regista di <Fiore>) ha tratto da Saviano sono potentissime: ma loro puntano molto (a Natale) su <I moschettieri del re>, Dumas rivisto al setaccio dell'Armata Brancaleone. Rischio enorme: ma se funziona fa il botto. Il nuovo Siani anche no, meglio la Pasqua di Milani/Cortellesi. Di <Colette> si legge abbastanza bene, <Tutti in piedi> in Francia è stato un successo, <Cosa fai a Capodanno?> non è la commedia che correrei a vedere.

VOTO: 6,5

Da non perdere: La paranza dei bambini

Da evitare: Cosa fai a Capodanno?

Il top della scorsa stagione: Come un gatto in tangenziale

 

WARNER BROS

Di tutto e di più: listino di grande quantità, dove convivono gusti anche opposti. Tra le cose migliori, a prima vista, <A star is born>, uno dei super eventi di Venezia 75, <Cocaine: la vera storia di White boy Rick>, <Quello che non uccide>, nuovo capitolo della saga Millennium e il sequel di <Animali fantastici> (prevedo soldi). Curiosità per <La prima pietra> che riporta sul grande schermo Corrado Guzzanti e per <Il testimone invisibile> con Scamarcio/Leone.

VOTO: 6/7

Da non perdere: Cocaine: la vera storia di White boy Rick

Da evitare: Godzilla 2

Il top della scorsa stagione: Jumanji

 

M2

Il cavallo di punta è il soffertissimo L'uomo che uccise Don Chisciotte, progetto infinito di Gilliam: primi giudizi non entusiastici, vedremo. Sulla carta meglio Nomis di Escape plan 2. Hotel Mumbai è un debutto da seguire, il cane robot di <Axl> potrebbe trovare (qualche) consenso.

VOTO: 5,5

Da non perdere: Hotel Mumbai

Da evitare: Escape plan 2

Il top della scorsa stagione: E' arrivato il broncio

 

ACADEMY TWO

<La donna dello scrittore> ha buone critiche, <Il maestro di violino> è in zona attimo fuggente, di <Birds of passage> in America si parla benissimo. il combattivo e impegnatissimo <In guerra> rischia invece di annoiare.

VOTO: 6,5

Da non perdere: Birds of passage

Da evitare: Sir-Cenerentola a Mumbai

Il top della scorsa stagione: Loveless

 

KOCH

<Revenge> è uno splatter vendicativo un po' sopravvalutato, <Ghostland> ai critici Usa non è piaciuto, <Io, Dio e Bin Laden> non ha fatto sfracelli: se a questo ci aggiungi che il film di punta è il sequel de <L'ape Maia>...

VOTO: 5

Il top della scorsa stagione: Bigfoot junior

 

ALTRE STORIE

Hanno il merito di recuperare dall'oblio Mademoiselle di Park Chan-Wook, Otzi ha vinto un premio a Giffoni, <La ragazza dei tulipani>  arriva invece accompagnato da stroncature. <Il bene mio> va a Venezia alle Giornate: poi un paio di debutti, sulle prime non robustissimi.

VOTO: 5,5

Da non perdere: Mademoiselle

Da evitare: Il giorno più bello

Il top della scorsa stagione: Hotel Gagarin

 

 

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