A Luca Marinelli il premio Schiaretti: Ricordi? al D'Azeglio
E' lo Zingaro, che in «Lo chiamavano Jeeg robot» canta a torso nudo «Un'emozione da poco», il disturbato Andrea de «La grande bellezza», il pallido Cesare di Ostia nel passo d'addio di Caligari, ma anche il partigiano Milton di «Una questione privata», il portiere di notte di «Tutti i santi giorni», il tormentato Fabrizio De Andrè, amico fragile e principe libero. Se il nuovo cinema italiano ha un volto, una faccia, un'espressione - mai banale, mai comoda - in cui riconoscersi, è quella scavata e irregolare di Luca Marinelli, classe '84, senza dubbio e per distacco il migliore attore (insieme ad Alessandro Borghi, suo compagno di disagio e di avventure nel folgorante «Non essere cattivo») della sua generazione. Sensibile, timido, impegnato nel sociale, capace di abbandonare la sua Roma ed emigrare a Berlino per seguire la ragazza giusta, Marinelli, lanciato da «La solitudine dei numeri primi», è uno che è cresciuto col poster di Marlon Brando attaccato al muro e tra indiani e cowboy ha sempre fatto il tifo per i primi: un interprete in grado di spingersi sempre ai limiti, innamorato di ruoli «altri» (quelli meno «spiegati», meno «nitidi») a cui donare straordinaria sincerità e urgenza, padre e figlio di un'Italia complessa, che non regala niente a nessuno. Un'originalità e un coraggio il suo che ne fanno dunque un perfetto vincitore del premio Schiaretti, il riconoscimento - dedicato alla memoria del nostro indimenticato collega - che, promosso dal Cinema D'Azeglio società cooperativa in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del Comune, va a celebrare un protagonista del nuovo cinema italiano.
Il premio gli verrà consegnato sabato alle 20.15, durante una serata da non perdere in cui, al D'Azeglio, Marinelli porterà a Parma il suo ultimo film, «Ricordi?», una grande storia d'amore che - in un presente che si fa memoria - racconta con sensibilità il viaggio nella vita di un lui e di una lei tra reminiscenze, stati d'animo e punti di vista inevitabilmente differenti. L'attore sarà accompagnato dal regista Valerio Mieli e dalla co-protagonista Linda Caridi che incontreranno il pubblico prima della proiezione del film. Per il Comune sarà presente l'assessore alla Cultura Michele Guerra. Il premio Schiaretti, uno dei fiori all'occhiello del D'Azeglio, sala che con continue rassegne di stampo anche sociale rappresenta un faro per l'Oltretorrente, vivrà così sabato la sua ottava edizione: ultima a vincerlo fu Jasmine Trinca.